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BARRY LYNDON

"In occasione dei 40 anni dall'uscita nelle sale del capolavoro di Stanley Kubrick, che si aggiudicò ben quattro Premi Oscar, il Comune di Ceccano in collaborazione con Cine@rte , ha deciso di celebrare tale ricorrenza con un evento unico.... 

Domenica 8 Novembre, alle ore 17.30 presso il Cinema Teatro Antares, saranno presenti: lo storico assistente del grande regista Mr. Emilio D'Alessandro, uno dei doppiatori della pellicola Rodolfo Traversa, l' attore Lino Capolicchio, il regista Stefano Landini, autore del documentario Stanley and Us, di Federico Savina, sound designer di fama internazionale. 
All'Interno della manifestazione verrà inoltre presentato il volume "Stanley e me" di Emilio D'Alessandro. Altro ospite importante il Maestro Sandro di Stefano, Compositore e docente di composizione. 

Il manifesto ufficiale dell'iniziativa è stato realizzato da Stefano Santoro, disegnatore della celebre Bonelli".



Manifesto 100x70 

Cartolina (fronte) 10x15

Cartolina (retro) 10x15 "Redmond"

Cartolina (retro) 10x15 "Lady Lyndon"

Cartolina (retro) 10x15 "pistola"
Alcune note sulla realizzazione del manifesto e delle cartoline: 

Metodo di lavoro: Ho rivisto Barry Lyndon per cercare le immagini più rappresentative del film. Le ho individuate in: Redmond Barry durante il duello con il capitano John Quin, un'intenso mezzobusto di Lady Lyndon e l'esercito inglese (nel quale si è arruolato Redmond, suo malgrado)  che avanza sotto il fuoco nemico. Ho ridisegnato Redmond e Lady Lyndon con una matita su carta (potete vedere le loro immagini sul retro delle cartoline) e poi le ho importate in Photoshop per colorarle e fare la composizione del manifesto.

Non potendo rivaleggiare con la bellezza delle immagini (in luce naturale) del film di Kubrick, ho provato semplicemente a dare un effetto pittorico sulla colorazione, come se dipingessi un quadro. Spero di esserci riuscito. Per quanto riguarda i soldati, ho importato l'immagine direttamente così com'era e l'ho modificata applicando filtri speciali e pennellate extra, per rendere la colorazione omogenea con quella fatta tutta a mano di Redmond e Lady Lyndon.
Tutto il resto (cornice, pergamena, farfalla, scritte ecc.) è stato elaborato in digitale direttamente in Photoshop.

La cosa strana e buffa è che cercando Barry Lyndon su Google immagini e guardando il retro della confezione del Dvd originale di un mio amico, alcuni degli screenshots che saltano fuori per la promozione del film sono pressapoco gli stessi che ho scelto io, il che può significare tre cose:

  • io e Kubrick abbiamo lo stesso gusto e siamo due geni (bello ma improbabile... cioè: io lo so che sono un genio, ma Kubrick?!? :D scherzo, non lanciatemi anatemi)
  • queste sono effettivamente le immagini più rappresentative del film e questo è un dato oggettivo imprescindibile (probabilissimo)
  • Il bello, l'arte [e per favore, non mettiamoci a discutere se un un manifesto o una grafica possa o non possa essere arte...io dico che è pur sempre un atto creativo migliore e più fecondo di una videoinstallazione, di un'ipotetica merda chiusa in una scatoletta di tonno o di una tela squarciata a rasoiate... n.d. Santoro il critico d'arte] ma anche la funzionalità (perché dobbiamo ricordare ricordare che il manifesto deve ANCHE  veicolare delle informazioni) risponde a dei criteri puramente oggettivi e imprescindibili... altro che soggettività e relativismo (su questi concetti bisogna rifletterci almeno un po' su... )

Il difficile, nel realizzare un lavoro del genere, è appunto conciliare la dimensione estetica del manifesto con il messaggio che deve veicolare, nel difficile gioco dei pesi e contrappesi visivi rappresentati dai vari elementi che compongono l'opera.

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Alcuni articoli sull'evento:







   




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