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PATTI CHIARI AMICIZIA LUNGA

(ovvero: indicazioni di massima per un tariffario del disegnatore/illustratore)

PRIMA PARTE (soggetti economici e privati):

Mi capita spesso di ricevere proposte di lavoro strampalate e sottopagate. Ma anche  proposte di lavoro dove non è previsto alcun compenso se non la pura e semplice visibiltà ottenuta fra i link di qualche sito, nei titoli di coda di un filmato o in chissà cos'altro;
mi capita di essere contattato da gente che ha il sacro fuoco della scrittura nelle vene... e che per puro hobby vorrebbe fare il fumetto di questo o di quello, non avendo però la minima idea dei tempi e dei costi che un'operazione simile potrebbe comportare; 
mi capita di essere contattato da persone che mi chiamano la sera e vorrebbero un lavoro finito entro la mattina di due giorni dopo;
mi capita di essere contattato da gente che pretenderebbe pagarmi (e sempre due soldi, ricordiamocelo) solo ed esclusivamente alla consegna del lavoro finito (o mesi e mesi dopo, così poi scappa e non mi paga affatto);
mi capita di essere contattato da persone che prima mi leccano il culo, poi mi fanno prendere un impegno e poi spariscono puntualmente (e furbescamente) dopo essersi fatti spedire o aver visionato, anche in mia presenza, schizzi e bozzetti preparatori vari che mi costano un numero variabile X di giornate passate a lavorare gratis (così si fottono le idee e poi le fanno realizzare dal figlio quindicenne del nipote del cugino che sa usare fotosciop e ci lavora aggratis);
mi capita di essere contattato da persone che hanno una galleria di disegni dei loro autori preferiti... e madonna mia quale ONORE sarebbe per me fare pure io un disegno (sempre aggratis) da aggiungere a questa pregevolissima collezione...


Ed io allora penso: cazzo... ma non avete neanche un briciolo di pudore.

Cari lettori,
Io mi sforzo di rispondere sempre educatamente a tutti (anche quando la risposta educata è una premura che non tutti meritano) spesso cercando anche di venire incontro il più possibile alle esigenze del committente.
A volte (e sempre in maniera molto pacata) espongo anche il mio punto di vista, auspicando un minimo sensibilità, di comprensione, di buon senso, di intelligenza dalla parte del potenziale committente.**
Pie speranze.
Per certe persone poco serie o forse solo ignoranti (ignoranti nel senso di completamente all'oscuro di certe dinamiche, di certi argomenti) quello che faccio io e tanti altri  come me è solo un gioco. Per queste persone il fumetto, la grafica e l'illustrazione è tutta un'enorme cazzata da fare a tempo perso, un hobby fra un presunto lavoro "ufficiale" (che spesso non c'è o c'è a singhiozzo, evviva la precarietà made in Italy) ed una mirabolante vita notturna spesa in giro per locali a fare cose/vedere gente.

Dato che sono stufo di tutti quelli che credono di poter sfruttare ancora oggi (2012) il talento, gli anni di studio ed il tempo prezioso di noi creativi* italiani, ho deciso di pubblicare questo piccolo e piuttosto indicativo TARIFFARIO per alcuni servizi che possiamo offrire:


Lavoro (*) 
Bianco e Nero (**) (iva esclusa)
              Colori (***) (iva esclusa)
Studio di un personaggio
€ 50,00
€ 70,00
Illustrazione
€ 70,00
€ 120,00
Vignetta (stile quotidiano)
€ 30,00
€ 40,00
Striscia
€ 40,00
€ 50,00
Tavola


Copertina
€ 70,00

€150,00
€ 150,00

€200,00
(*)Le tariffe qui specificate  sono da intendersi per un disegno di dimensioni A5.
(**)Le tariffe qui specificate  sono da intendersi per un bianco e nero al tratto e non per una scala di grigi

(***)Le tariffe qui specificate sono da intendersi per una semplice colorazione digitale.

Questo tariffario è stato estratto da un post di una "collega".
Trovate i dettagli dell'articolo intero QUI ed i potenziali committenti sono cortesemente invitati a leggerlo PRIMA di contattarmi per un'eventuale collaborazione.

Ora credo sia doveroso fare un'altra piccola, ulteriore precisazione:
Per me conta anche la qualità di quello che mi richiedete. Se volete da me delle tavole a fumetti di qualità bonelliana (cioé ultraprofessionali, curate, studiate, di un certo livello, per esempio queste o quest'altre) sarebbe auspicabile che le pagaste come tali (150 euro). Se invece le volete con uno stile più semplice o umoristico e, perché no, anche più raffazzonato (perché c'è anche chi mi richiede cose semplici) allora va da sé che il prezzo si livellerà verso il basso (con l'aggiunta del colore invece - lo ripeto- il prezzo sale).
Quindi una tavola a fumetti può costare, a seconda dei casi, 150, 120 o anche 70 euro: dipende sia dal livello di difficoltà della tavola stessa, sia dalla quantità di tavole che dovrò realizzare... e mi riservo la facoltà di decidere volta per volta come regolarmi.

Ma è su queste cifre che dobbiamo ragionare e trattare, è da qui che dobbiamo partire quando si parla di fumetti ed illustrazioni (per la grafica, i loghi, le immagini coordinate esistono già dei tariffari... ma non ho intenzione di parlarne in questo post specifico). 

Se per te, signor committente, queste cifre sono spaventosamente alte, se per te non sono altro che un presuntuoso o un pazzo (e sei liberissimo di pensarlo, esattamente come io sono liberissimo di pensar male di chiunque) se per te valgo la metà della metà della metà di quello che richiedo, allora la soluzione è semplicissima: non contattarmi! :-)

Gira il lavoro al figliodelnipotedelcuginoditerzogrado che disegna tanto bene e smanetta con photoshop, così si eviterà di perdere tempo prezioso da entrambe e parti ed io ci guadagnerò certamente in salute.

Per favore: non contribuite all'ampliamento progressivo della mia ulcera.
Per favore: non fatemi diventare sgradevole.

Cordialmente, Stefano Santoro.

note:
* per creativo io intendo una figura generica che va dal fumettista, al grafico all'illustratore, ecc. ecc.... 
** Il rispetto sì. La disponibilità a mediare fra le esigenze pure. Il servilismo MAI e per nessuno.

SECONDA PARTE (discorso rivolto ad ALCUNE case editrici in Italia):

Ed ora giungiamo alla vera nota dolente di questo post, cioè a quelle tre o quattro case editrici che tutt'oggi (2012) pagano il disegnatore di fumetti 35/42 euro LORDE a tavola.
Oh, è inutile che fate le vaghe ed inutile pure che parta la delazione: tanto ormai lo sappiamo tutti chi siete. 
Voi che non vi fate scrupolo di pagare così poco un disegnatore senza neppure fargli un contratto che possa essere definito tale (e a volte solo tramite accordi telefonici, evviva la fiducia fra le parti) sappiate che non siete nella posizione di pretendere NULLA da quel disegnatore.

Se un disegnatore vi garantisce una qualità bonelliana (o quasi) ed il rispetto delle scandenze (spesso molto strette) che voi gli imponete vi sta facendo solo un gran favore.
Oh, lo so che ci sono dei problemi economici, c'è la crisi e tante cose di cui bisognerebbe parlare e che non pretendo certo di approfondire in questo post. Lo so benissimo che è un argomento complesso e controverso. 
Ma anche voi mettetevi in testa che la vostra esistenza stessa si regge sulle spalle e sui cadaveri di tutti quegli autori che, malgrado tutto, in questo lavoro CI BUTTANO L'ANIMA.

Alle vostre attuali condizioni, un disegnatore con un minimo di cervello non può certo giurare eterna fedeltà alla vostra causa. Quindi SPERO VIVAMENTE che facciate qualcosa.
So che di certo non vi adeguerete a questo tariffario... ma qualcosina per il bene dei vostri collaboratori DOVRESTE FARLA.

Per la vostra credibilità, per la qualità finale dei vostri prodotti (che ne trarrebbero giovamento) per i lettori, per la mia ulcera. 

TERZA PARTE (discorso rivolto ai disegnatori/illustratori/ecc. disposti a lavorare a certe condizioni):


Cari amici e "colleghi", anche voi meritate una bella tiratina d'orecchi.
Fintanto che sarete disposti ad accettare certe condizioni lavorative non cambierà mai nulla.
Fintanto che sarete disposti a svendervi in cambio di una presunta visibilità
(visibilità? nell'era di internet?!?)

non cambierà mai nulla.

Ed il punto non è tanto l'essere disposti a lavorare o meno per delle cifre ridicole, ma la vostra totale sudditanza psicologica rispetto il committente/sceneggiatore/editore di turno. 
La Pizza&Fichi edizioni vi fa credere che quando vi pubblicano vi stanno facendo un favore. E voi la bevete.
Sempre gli stessi tizi vi fanno credere che partecipando all'imprescindibile progetto X rivoluzionerete il mondo del fumetto e la vostra carriera decollerà. E voi la bevete.
Abbassate la testa e fate finta di ridere quando certi sceneggiatori, con la scusa del post goliardico***, prendono in giro un'intera categoria di persone causando indirettamente un danno d'immagine all'intero settore fumetto. E a voi sta bene così.

Avete dei chiari complessi d'inferiorità che nemmeno il talento è in grado di compensare. Ed è per questo che tutti cercano di approfittarsi di voi. Bene:
Vi dirò una cosa, oggi la situazione del lavoro in Italia (e qui faccio un discorso che parte dal fumetto ma si allarga al mercato del lavoro in generale) è così: il lavoro scarseggia decisamente e quei pochi che lavorano, escluse poche, evidentissime eccezioni, vengono pagati troppo poco. Alcuni hanno già cominciato a lavorare gratis (nella speranza di fare qualche progresso in futuro). Fra poco pagheranno per lavorare.

Avete capito bene? Presto gli autori pagheranno per essere pubblicati. Saranno solo eccezioni? Sarà la norma?

Se continuiamo così sarà senz'altro la norma... 


Io sto solo provando ad avvertirvi.

Alla prossima.

*** e chi bazzica internet SA di cosa sto parlando.





Commenti

Condivido pienamente e quel tariffario è davvero il MINIMO... un centesimo di meno è schiavitù. Col quelle tariffe, invece, è solo sfruttamento.
Stefano Santoro ha detto…
Caro Giuseppe, con la "schiavitù" come la chiami tu (e fa pure rima) alcune case editrici, anche piuttosto famose, si sono rette in piedi per anni.

Cioè, rendiamoci conto.

A parte questo, qui in Italia manca proprio la giusta cultura del lavoro. Per far comportare correttamente certe persone devi puntargli una pistola alla tempia perché: o partono proprio con l'idea di fregarti oppure proprio non ci arrivano! Sono ignoranti!
Pino Rinaldi ha detto…
Scusami se mi permetto, ma ci sono punti in questo tariffario che non mi sono chiari:
Studio del personaggio, essendo un prodotto che fatto una volta(come un marchio nella pubblicità)non lo fai più, e può continuare per anni a far guadagnare il detentore, 50 Euro non ti sembrano pochi?...
L'illustrazione, di che misura? 21X29,7 o 29,7X42, oppure...?
Cosa significa vignetta stile quotidiano? Per striscia, intendi tre vignette?...
La tavola, venduta come manufatto, o come diritto di pubblicazione?...se la vendi come manufatto applichi l'IVA, se per diritti la ritenuta d'acconto...
Hai scordato la copertina, che ha uno studio ed un impatto diverso da una tavola e da una illustrazione.
Secondo me bisognerebbe stilare seriamente un tariffario con dei minimi e dei massimi...Un 25/30 anni fa, c'eravamo molto vicini, ma le "firme" di allora si opposero...
Stefano Santoro ha detto…
Ciao Pino, grazie per aver sollevato delle questioni interessanti.

Vedi, questo tariffario è piuttosto indicativo e stabilisce solo delle cifre minime dalle quali partire. Non è un qualcosa di definitivo e immutabile che deve essere applicato da tutti i disegnatori allo stesso modo. Anzi: mi piacerebbe che più artisti possibili si riunissero e discutessero di quali cifre sarebbero congrue per questo o quel lavoro, per stilare un tariffario più giusto possibile. Ma dato che da quando bazzico internet non mi sembra aver mai visto qualcosa del genere (se invece è già successa chiedo scusa a tutti i "colleghi", perdonatemi l'ingenuità) ed alcuni committenti privati- nonché alcune case editrici- tendono a voler farci lavorare per molto meno, mi è sembrato ragionevole partire da questo tariffario (che non ho stilato io ma l'ho ripreso da altri che l'hanno ripreso a loro volta... insomma, "gira" su internet).

Detto questo, cercherò di rispondere alle tue domande:

Sì, 50 euro mi sembrano pochi, ma non hai considerato il fatto che, oltre quella cifra, bisognerebbe stipulare un accordo col committente per la percentuale dei diritti d'autore (i diritti INTELLETTUALI dell'autore invece sono inalienabili).
[Nota: hai letto tutto l'articolo? Io ho riportato solo il tariffario, ma se clicchi il link, c'è l'articolo intero e si parla anche del diritto d'autore.]

Per mia esperienza personale (quindi parziale e soggettiva) non ho mai visto un solo disegnatore percepire dei soldi per fare lo studio e l'ideazione di un personaggio, come se all'interno di alcune case editrici l'utilizzo di tale pratica fosse semplicemente una prassi gratuita e consolidata durante l'ideazione di nuove serie con nuovi charachters. Inoltre, come ho scritto nell'articolo, fanno lavorare i disegnatori per 35/42 euro lorde a tavola, cifra secondo me decisamente insufficiente e nettamente al di sotto degli standard minimi del tariffario;

per quanto riguarda il formato generale, stiamo parlando di un A5, ma secondo me è a discrezione dell'autore;

una vignetta "stile quotidiano" intendo una vignetta singola da pubblicare su un giornale (ed io aggiungerei: dipende pure da quale giornale);

una "striscia" intendo tre o quattro vignette in fila;

per la tavola è valido il distinguo che hai fatto tu e a tal proposito ri-cito l'articolo : "A meno che un committente non abbia acquistato l'esclusività dei beni economici dell'opera, un autore non è mai obbligato ad inviare il materiale originale al committente.";

Ho scordato la copertina...
Io assimilo la copertina ad un'illustrazione, tu fai un distinguo, ok, allora dimmi tu quali prezzi sarebbero congrui per una copertina.

Anch'io sono convinto che bisogna stilare un tariffario "serio" e come tale sono disposto a confrontarmi con gli altri autori, accettando anche i consigli da persone più esperte come te.

Ma mi sembra di essere un uomo solo che urla nel deserto, dato che le firme più affermate se ne fregano di stare discutere di queste cose...
Pino Rinaldi ha detto…
Sono d'accordo con te: "SEI UN UOMO SOLO CHE URLA NEL DESERTO!"...Da Nathan Never in poi, per quel che mi risulta i disegnatori sono stati pagati per la creazione grafica dei personaggi(almeno alla Bonelli)...ho visto e toccato l'assegno che diedero a C.Castellini per N.N.
La copertina non meno di 150 euro pulite...non dimentichiamo che è la vetrina della rivista...
Finchè in Italia ci saranno pochi ed improvvisati editori di fumetti, e "colleghi" come quelli che abbiamo...credo che si possa fare molto poco per cambiare la situazione...A me dopo trentanni di carriera e con alle spalle qualche successo...l'editore mi chiede "QUANTO PRENDI PER...?" Se gli conviene accetta, altrimenti ringrazia e va via...non è stato sempre così, ed anch'io ho dovuto sottostare a ricatti e sfruttamenti...spero che voi giovani, più aperti mentalmente e con i mezzi si globalizzazioni attuali possiate unirvi per modificare il trend...
Voglio darti un consiglio aureo:
Se subito dopo averti proposto il lavoro, il committente non parla di compensì(Modi e cifre), diffida non c'è nulla di serio, avrai solo grane...
Stefano Santoro ha detto…
Alla Bonelli sono seri. Il "problema" è la condotta della stragrande maggioranza degli "altri".

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