QUI SI PARLA UN PO' (anche) DI ME:
Qualche altra foto:
Alla fine dell'evento, l'attuale amministrazione ha regalato, a me e al buon Max, una targa personalizzata con su scritto: (...) "per l'alta professionalità artistica profusa negli anni nel disegno fumettistico". Ecco. Sic et simpliciter. Poche parole, ma tremendamente giuste.
E' stata solo una sviolinata gratuita? Una pro forma senza valore? E' lecito che qualche maligno la pensi anche così. Ma lasciate che vi dica una cosa. Vivo in un paese-dormitorio abbandonato a sé stesso da troppi anni. Qui sono nate molte personalità importanti che si sono distinte nelle arti e nelle scienze. Qui i giovani vanno a studiare a Roma e a Cassino e molti di loro emigrano perché, se non hanno conoscenze e raccomandazioni, difficilmente possono trovare uno straccio di lavoro, non dico dietro casa (cosa che nessuno osa sperare neanche più), ma in tuuutto il territorio ciociaro. Qui, da anni, non c'è stato nessuno che abbia saputo valorizzare certe "eccellenze" che pure esistono, ma lavorano nell'ombra o sono costretti ad andarsene.
Tutto questo per dire cosa? Fra poco ci arriviamo...
Vedete, faccio questo lavoro da quasi dodici anni (tredici, se consideriamo il mio lavoro nei cartoni animati), nella mia città ci conosciamo tutti e tutti sanno che "c'è Santoro che disegna bene"; magari non sanno che ho lavorato per tizio e per caio, che ho pubblicato per l'editore x e per l'editore y, ma tutti, bene o male, mi conoscono. Nella mia città, oltre le precedenti amministrazioni (che avrebbero certamente potuto- non dico riconoscermi un qualche merito, dato che delle pacche sulle spalle non saprei che farmene, ma coinvolgermi in qualche iniziativa e sfruttare ciò che so fare meglio), ci sono anche numerose associazioni culturali (alcune delle quali presenti DA ANNI sul territorio) che avrebbero potuto avvalersi in qualche modo di Stefano Santoro e del suo lavoro.
E adesso arriviamo al nocciolo della questione... al punto, anzi, ai punti interrogativi.
Perché non l'hanno mai fatto? Perché hanno preferito sempre cantarsela e suonarsela fra di loro (o farsi i pompini a vicenda, come direbbe Mr. Wolf in Pulp Fiction), anziché avere un professionista che avrebbe potuto tenere, che so, un corso di disegno fumettistico al posto di un diciottenne appena uscito dalle superiori che sa a malapena tenere una matita in mano? Perché costoro invadono continuamente spazi, sfruttano risorse economiche e, di fatto, fomentano il DILETTANTISMO, basando il loro prestigio ed il loro potere sull'operato (gratuito) dei loro numerosi affliliati?
Perché tali associazioni, che si riempiono la bocca di bei proclami e affermano di voler lavorare fra loro in maniera sinergica, hanno disertato IN MASSA ed in MANIERA SCIENTIFICA l'evento del sei settembre?.¹
Certo, io non faccio prostituzione intellettuale, non parlo se se non vengo interrogato e, come tutte le persone che sanno fare qualcosa, mi preoccupo di fare quella cosa, senza stare lì a promuovermi o a menarmela più di tanto... perché sono convinto che il mio lavoro debba parlare per me. In fondo nessuno mi deve nulla, né io devo qualcosa a qualcuno. Però il fatto che sia stato snobbato per dodici anni e passa, anche dai miei stessi coetanei e concittadini, mi porta a credere che il problema non sia io... ma loro.
E quindi, insomma: ci voleva questa nuova amministrazione per capire che esiste Stefano Santoro?!?.
note:
¹Confusi? in effetti c'è un po' troppa carne al fuoco. Vedrò di spiegare meglio il mio punto di vista sulle associazioni culturali in qualche post specifico.
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