É NATA UNA DEA!
"BELLISSIMA!" scrivono amici e amiche, potenziali corteggiatori, eventuali morti di fica, cavalieri serventi, il papà, la mamma, la zia, la nonna e il cugino. Fin qui, a parte una certa ipocrisia comportamentale e la crassa superficialità nell'usare parole a caso, nulla di particolarmente nuovo o strano: ormai il danno sociale generato dall'ego ipertrofico della ragazzetta vicina di casa che si sente tutt'un tratto (magari anche solo per due minuti, nei casi meno gravi) collega della Ratajkowsky o del sifone di120 chili monoblocco che trova la sua vera dimensione di donna curvy grazie ai fantastici prodigi della neolingua, è pura prassi quotidiana.
Francamente... davanti una così, non vi sentite indegni pure di rotolarvi fra i suoi sputi?. 😂
Ragazzi, c'è poco da fare: quando una arriva a livello DEA (e nascono dozzine, CENTINAIA di DEE al giorno) si sblocca un nuovo livello di narcisismo (patologico) e di autoreferenzialità che era assolutamente impensabile prima della nascita dei social.
Probabilmente si comincerà a pensare a qualche tipo di provvedimento quando i figli delle Dee (soprattutto quelli nati per partenogenesi), cominceranno ad andare dallo psichiatra (cioè prima di accedere alle scuole medie, suppongo).
note:
¹ Tradotto: neanche potersi permettere lo snobismo dei ricchi.
² E gli altri? Se la Dea è stata scelta per sopportare pazientemente il fardello di tutte le virtù, gli altri (che tutte quelle virtù non ce l'hanno), saranno quindi destinati fatalmente a trascinare il fardello della mediocrità, per poi terminare il loro breve ciclo vitale in qualche apposito lager dove saranno adeguatamente gassati a morte o fucilati (perché la Dea è sì magnanima, ma anche la sua pazienza ha un limite).
Peccato che senza mediocri adoranti la Dea non esisterebbe!
³ "Il mezzo è il messaggio". Dovrebbero saperlo anche i sassi, ormai.
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