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É NATA UNA DEA!

Quando una donna posta un selfie su FB, su Instagram o dovevipare, viene quasi sempre subissata di complimenti.
"BELLISSIMA!" scrivono amici e amiche, potenziali corteggiatori, eventuali morti di fica, cavalieri serventi, il papà, la mamma, la zia, la nonna e il cugino. Fin qui, a parte una certa ipocrisia comportamentale e la crassa superficialità nell'usare parole a caso, nulla di particolarmente nuovo o strano: ormai il danno sociale generato dall'ego ipertrofico della ragazzetta vicina di casa che si sente tutt'un tratto (magari anche solo per due minuti, nei casi meno gravi) collega della Ratajkowsky o del sifone di120 chili monoblocco che trova la sua vera dimensione di donna curvy grazie ai fantastici prodigi della neolingua, è pura prassi quotidiana.

Il nuovo e lo strano (attenzione!), è che alcune di loro cominciano a crederci veramente (forse anche più di due minuti) e rispondono alla loro platea, al loro pubblico (perché ormai è così che considerano i loro interlocutori, virtuali o reali che siano) CHE SONO BELLE FUORI PERCHÈ SONO BELLE DENTRO.
E allora il pubblico risponde: "Sìììì, sei bella dentro e fuori, sei un sogno, sei il top, sei intelligente, sei spiritosa, sei coraggiosa, sei unica, hai il cervello di Margherita Hack nel corpo della Bellucci con il carattere di Evita Peron..." ecc. ecc. . Si innesta così un circolo vizioso impossibile da spezzare: È NATA UNA DEA.

Magari le puzzano le ascelle, c'ha i brufoli e la cellulite, non si fa il bidet neanche prima del sesso e vive in provincia nel buco di culo del mondo, fatturando sì e no 10 000 euro all'anno e spiccioli¹... ma ormai lei DEA si sente, una Dea magnanima scesa sulla terra solo per sopportare pazientemente le invadenti attenzioni dei poveri mortali, una Dea bella fuori, bella dentro ma anche sapiente, predestinata ad un avvenire fatto solo di successi, amori e avventure travolgenti in un'eterna giovinezza doratissima che si protrarrà ben oltre i cinquant'anni².

Francamente... davanti una così, non vi sentite indegni pure di rotolarvi fra i suoi sputi?. 😂


Ragazzi, c'è poco da fare:  quando una arriva a livello DEA (e nascono dozzine, CENTINAIA di DEE al giorno) si sblocca un nuovo livello di narcisismo (patologico) e di autoreferenzialità che era assolutamente impensabile prima della nascita dei social.
É un fenomeno che noi ancora facciamo fatica a comprendere (ci siamo troppo dentro) ma vi assicuro che lo studieranno per anni e anni a venire.
Probabilmente si comincerà a pensare a qualche tipo di provvedimento quando i figli delle Dee (soprattutto quelli nati per partenogenesi), cominceranno ad andare dallo psichiatra (cioè prima di accedere alle scuole medie, suppongo).

A tutti quelli con ancora il mantra di "non è colpa dei social ma dell'uso che se ne fa...", rispondo che la questione è molto più complicata (e pericolosa) da poter essere liquidata con un'affermazione così semplicistica³.


note:
¹ Tradotto: neanche potersi permettere lo snobismo dei ricchi.

² E gli altri? Se la Dea è stata scelta per sopportare pazientemente il fardello di tutte le virtù, gli altri (che tutte quelle virtù non ce l'hanno), saranno quindi destinati fatalmente a trascinare il fardello della mediocrità, per poi terminare il loro breve ciclo vitale in qualche apposito lager dove saranno adeguatamente gassati a morte o fucilati (perché la Dea è sì magnanima, ma anche la sua pazienza ha un limite).

Peccato che senza mediocri adoranti la Dea non esisterebbe!

³ "Il mezzo è il messaggio". Dovrebbero saperlo anche i sassi, ormai.  

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