VITA NEL PAESELLO: LA FESTA DEL SANTO PATRONO
Ora, trascurando il senso di cringe che ti instilla il paesanotto quando si avvicina e dice "pure io dipingevohh!!1!!111!!", oppure (se vede una roba in b/n) "pure io leggevo topolinoooooo!!!111!!!", trascurando il disagio reciproco che provano artisti molto eterogenei fra loro quando vengono infilati tutti nello stesso calderone (ma sì... , che differenza c'è fra un pittore, uno scultore, un fumettista, una casalinga scoglionata che per hobby dipinge, un ragazzino di 14 anni che disegna manga coi pennarelli carioca e un professionista VERO che cerca di campare col suo lavoro?)... Io mi chiedo, senza polemica, di chi è la colpa? Perché nel 2018 mi tocca vedere ancora queste cose?
Nel dettaglio: gli "artisti" sono troppo spesso ignoranti e vigliacchi, non sanno farsi valere, non sanno dialogare con le istituzioni, partecipano ad eventi troppo spesso gratis (quando non sono proprio loro a chiederlo) e baciano la mano di chi gli offre due briciole per un lavoro.
Coloro che organizzano questi eventi invece, il 90% delle volte non hanno: né tempo, né voglia, né soldi, né competenze adeguate per fare le cose come dovrebbero essere fatte. A loro interessa solo fare numero: tirano tutti dentro e poi... CHOOSE YOUR DESTINY.
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